WImbledon torna ad essere il giardino della gran bretagna
![]() Da un punto di vista strettamente legato al calendario, il 1 luglio inizia la nuova stagione sportiva che poi coincide con quella calcistica che traina tutto il movimento, ma c’è un avvenimento che, testardamente, si ostina, dalla notte dei tempi (sempre sportivamente parlando) ha rimanere a cavallo fra quel confine che separa una stagione dall’altra. parlo di “The Championship”, titolo che negli ultimi anni è stato accaparrato anche dalla Football League per il suo campionato di punta, ma che nella mente di chi lo sport lo ama e lo vive a 360 gradi, non può che evocare l’immagine del “All England Lawn Tennis and Croquet Club” che dal 1877, 11 anni prima della nascita del primo campionato calcistico e solo 5 anni dopo la prima FA Cup, ospita il torneo di tennis più famoso al mondo, appunto The Championship, o più semplicemente come lo chiamano in molti “Wimbledon”. Fermate subito i vostri moti di invidia, non abbimao avuto il privilegio di entrare a vedere dal vivo la finale, 3,500 Pounds non ce le potevamo proprio permettere, ma non potevamo neanche mancare a quello che poteva essere un appuntamento epocale per lo sport Britannico che l’ultima volta che ha visto festeggiare un proprio atleta è stato nel 1936 grazie a Fred Perry, noto per lo più alla mia generazione per le magliette Polo che fanno concorrenza a quelle di un altro ex grande del Tennis: Lacoste.
Un po’ ovunque a Londra (ma in tutta la Gran Bretagna), complice anche il gran caldo, proliferano maxi-schermi per assistere all’evento sportivo dell’anno, a quasi un anno dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi e a 8 anni precisi dal terribile attentato che Al Quaida perpetrò ai danni di una città che solo il giorno prima stava festeggiando la sua terza assegnazione dei giochi olimpici. Fra tanti maxi-schermi, però, noi volevamo essere li, nel cuore dell’evento, e allora direzione Wimbledon, con Guido che abita ad un tiro di schioppo e che di Tennis è completamente digiuno, non essendo un grande appassionato, anzi non gli piace proprio. Arrivando con la Tube si respira subito l’aria del torneo. Le “platform” della stazione di Southfields, sono state ricoperte da un tappeto di erba sintetica che riproduce un campo da Tennis, mentre al capolinea di Wimbledon, appena usciti dalla stazione si fatica a non vedere qualcosa che non ricordi il torneo. L’idea era quella di stare all’aperto, vista anche la giornata estiva, ma già un ora e mezza prima dell’inizio della partita la Piazza (si chiama proprio così) antistante il supermercato Morrison’s, che per l’occasione ha cambiato la propria insegna luminosa in Murryson’s, è completamente esaurito. Optiamo allo per il pub, non che sia un gran sacrificio, intendiamoci. Anche in questo caso non è semplice trovare posto, dopo un paio di tentativi andati a vuoto, troviamo posto al Prince of Wales, un bel pub molto grande, con ben 5 schermi tv frequentato anche dai tifosi dell’AFC Wimbledon come testimoniato dai tanti Gadget dei Dons sparsi ovunque. Non mancano comunque i riferimenti tennistici come una bella foto di Fred Perry proprio a fianco dello schermo dal quele vediamo la partita. Guido scalpita, spera in una partita veloce, non ha proprio feeling con il tennis, ma l’atmosfera non può non prenderti, tanta, tanta gente che si emoziona, trattiene il fiato, si esalta, si deprima, come quando nel secondo set Murray da 2-0, va sotto 2-4, e poi quando l’attesa sta per finire, quando sta per scoccare l’appuntamento di ognuno di noi con la storia, il poter dire “io c’ero”, lo scatto d’orgoglio di un campione vero come Djokovic, che annulla 3 match-point, anzi championship-point, si procura due palle break che potrebbero riportarlo in partita. Un tizio al mio fianco è già pronto con il suo I-phone a riprendere l’attimo in cui tutti noi impazziremo di gioia, me deve attendere ancora, perché il Serbo numero 1 del mondo non a caso, ha ancora una palla break. Murray si salva ancora, arriva il quarto Championship-point, l’ultimo, perché lo Scozzese chiude qui, fa la storia del Tennis, fa la storia di tutti noi che in quel pub e nelle strade si lasciano andare ad un grido liberatorio. 77 anni dopo Fred Perry, Wimbledon torna il giardino del tennis Britannico, si Britannico, con buona pace di chi si ospita a dire che Murray è solo Scozzese, alimentando una polemica che non esiste, se non nella mente di una sparuta minoranza, una polemica che non intacca minimamente la festa sportiva di una nazione che sa creare l’attesa per l’evento perché sa non perdere la passione per uno sport anche quando i risultati non arrivano. Con Guido, supportato per l’occasione dalla paziente Alba (insieme io e lui siamo abbastanza insopportabili) ci salutiamo, per lui una passeggiata di 15 minuti per arrivare a casa, per me un oretta di Tube, che passa velocemente fra tanta gente sorridente e festante. Dopo 77 anni, di attesa per Wimbledon, ora tutta la nazione sposta l'attenzione su un altra attesa spasmodica, quella per il Royal Baby, l'erede al trono figlio o figlia di William e Kate, terzo in linea di successione, che dovrebbe nascere fra poche ore e che come vedete dalle foto qui sotto, come evento non è secondo a nessun appuntamento sportivo. Massimo Corsini Guido Plano |
PROSSIMAMENTE.....
Eccoci di nuovo qua, ci siamo presi un piccola, e lasciatecelo dire, meritata vacanza, con Wimbledon riprendiamo le pubblicazioni, inattesa, dalla prossima settimana con le amichevoli pre campionato, di tornare a peregrinare per i campi della Non League a caccia di partite di lusso. Ne abbiamo già adocchiate diverse. Voi da spiagge e località turistiche seguiteci, state con noi anche in vacanza e non ve ne pentirete! Vi ricordo anche che siamo su FACEBOOK, nella pagina di Londra Calcistica, su TWITTER con @LCalcistica e @NLLFL dove ogni sabato vi raccontiamo "live" il nostro viaggio nel mondo del calcio di Londra |