Tempo di Playoff, si gioca di martedì sera e la nostra scelta cade su Chesham – Hemel Hampstead, semifinale di Southern League Premier Division. Partita secca in casa della meglio piazzata, tempi supplementari in caso di parità al 90’. DI CORSA Essendo un gorno infrasettimanale dobbiamo fare tutto in fretta, del resto il lavoro ci impone di trovarci nel tardo pomeriggio. Si parte da Baker Street, ottimo punto di partenza perché di fronte alla stazione c’è un eccellente pub The Globe, lo consigliamo vivamente a chiunque si trovi a Londra per turismo, visto che la zona è metà dei weekend toccata e fuga. ZONA 9 Chesham è sulla cartina della Tube di londra, ma è lontano, lontano davvero, zona 9 e ci si arriva con la Metropolitan Line, la linea decisamente più lenta della Tube, una linea che assomiglia più ad una metropolitana leggera, di superifice, che alla metropolitana classica. Da Beker Street non si cambia più, si attraversa Wembley con il suo arco che domina la scena per un lungo tratto del viaggio e dopo circa 70’ si arriva a Chesham. Sono già le 19:20, manca poco più di 15’ al calcio d’inizio quindi non ci possiamo soffermare troppo sulle bellezze della cittadina che non mancano, anzi, Chesham è proprio un posto molto bello, il magico mix di antichità medievale e verde, una cittadina che da un bel senso di tranquillità, anche perché legata ad i ritmi dell’Inghilterra e non di Londra, il che significa, alle 18 negozi chiusi e tutti a casa, o meglio in questo caso tutti allo stadio. IN CODA! Attraversato un piccolo ponte, che sovrasta un ruscello di acqua limpidissima, si arriva in zona stadio, a destra una distesa verde dove alcuni ragazzi giovanissimi si stanno allenando a Cricket, a sinistra, lo Stadio. Che siamo di fronte ad un avvenimento molto sentito lo vediamo dalla lunga fila davanti ai Turnstyle. Attendiamo il nostro turno e dopo 7-8 minuti entriamo, le squadre sono già schierate per il saluto a centrocampo, ma noi non rinunciamo alla nostra esplorazione dello stadio. FATISCENTE A prima vista lo stadio da una bella impressione, Stand su tutti e quattro i lati del rettangolo di gioco con una Main stand che niente ha da invidiare a quelle di categoria superiore, nel dettaglio però notiamo come tutto sia molto fatiscente, la manutenzione manca da lungo tempo, ed i servizi igienici, per esempio, sono di gran lunga i peggiori mai visti, degni direi di uno stadio Italiano. Ruggine, travi di legno e di ferro abbandonate, la fanno da padrone un po’ ovunque, un vero peccato perché, nel suo insieme sarebbe uno stadio molto bello e forse la categoria bassa della squadra non aiuta il club, nel senso che abbiamo avuto la sensazione di un stadio con costi di manutenzione impossibili per la categoria. Dispiace perché tutto stride invece con la cura della cittadina e anche del campo di cricket appena di fronte. CLUBHOUSE La stessa impressione dello stadio l’abbiamo avuta dalla Club House, molto grande ma mal curata, comunque, non manca ne da mangiare, ne da bere, con un ampia scelta di birra, certo che anche l’occhio vorrebbe la sua parte. LA PARTITA Grande tifo, e folta presenza ospite, dopo un inizio equilibrato l’Hemel Hampstead prende in mano il pallino del gioco, passa in vantaggio e chiude il primo tempo senza correre rischi. Nella ripresa il Chesham ci prova. L’occasione più grande al 55’ quando nella stessa azione, prima un salvataggio sulla linea di porta, poi la traversa, negano il pari alla squadra di casa. E’ il canto del cigno, sul ribaltamento di fronte arriva il 2-0 e la partita è, di fatto, chiusa qui. I padroni di casa, che non perdevano dal 5 febbraio scorso (18 risultati utili consecutivi), non ci credono più, o meglio, non ne hanno più, hanno dato tutto, ma il loro campionato finisce qua, e finisce con l’invasione pacifica dei tifosi ospiti che festeggiano i loro beniamini. Noi invece ci apprestiamo a tornare alla stazione, città completamente deserta, ma non possiamo rinunciare a mangiare qualcosa, finalmente andiamo a provare il pollo della catena “Peri Peri”, all’interno regna un odore di fritto pazzesco, ma nella sostanza il cibo non è male se vi piace mangiare piccante, se non vi piace come a Guido, siete spacciati! Prendiamo il treno, salutiamo Chesham e diamo l’arrivederci all’Hemel Hampstead che seguiremo in finale lunedì prossimo!