Apriamo la nostra stagione post calcistica, provando l’esperienza del cinodromo, ovvero delle corse dei cani. Siamo, sia io che Guido, esordienti totali, mai stati ad un cinodromo e non abbiamo proprio idea di cosa ci attenda. Dopo una breve ricerca su internet scopriamo che il più vicino a noi è il cinodromo di Wimbledon, a Plugh Lane (il nome evocherà brividi di emozione ai tifosi della squadra di calcio del Wimbledon), giusto 15 minuti a piedi dalla stazione della Tube di Tooting Brodway. Il mondo delle corse dei cani negli ultimi anni ha subito un profondo cambiamento, le corse sono sempre più trasmesse in televisione all’interno delle agenzie di scommesse ed i cinodromi sono sempre meno frequentati. E ce ne accorgiamo già arrivando a Wimbledon, il cinodromo ha le tribune che circondano tutta la pista (400 metri, così come una di atletica leggera), ma solo la tribuna principale è aperta al pubblico ed è più che sufficiente. All’ingresso mostriamo la nostra Oyster card, e grazie ad una promozione in corso, possiamo entrare gratis ricevendo pure in omaggio il programma delle 12 corse. L’interno della tribuna è caratterizzato da un bel ristorante molto frequentato e dove è in corso un compleanno, da un pub con ampia scelta di birra e soft drink anche se con prezzi non proprio economici ed infine da un totalizzatore dove poter scommettere con puntate minime di 1 Pound. Il resto della tribuna è riservato a tavoli con quattro sedie dove potersi sedere e seguire le corse con la linea del traguardo a pochi metri. si può inoltre seguire le corse nel terrace ai piedi della tribuna dove ci sono due picchetti con puntate minime di 4 Pounds. Le corse iniziano alle 7:00pm ne sono previste 12. Il protocollo prevede una piccola sfilata dei 6 cani sotto la tribuna, poi verso le gabbie di partenza ed in un minuto circa, qualcosa meno, i levrieri completano i 480 metri della gara. Pochi tempi morti, le corse si susseguono una dopo l’altra e la serata scorre via piacevolmente. Ora suppongo che vogliate sapere come è andata la nostra serata dal punto di vista delle scommesse. Ok, è andata esattamente come sono sempre andate le nostre scommesse calcistiche, ovvero, non solo non abbiamo vinto niente, non abbiamo preso neanche una corsa ed i nostri cani arrivavano regolarmente o quinti o sesti. Considerando che ciò avveniva anche quando si scommetteva sui grandi favoriti, diciamo che non diventeremo mai ricchi con il “demone” del gioco. Intorno alle 10pm torniamo verso la stazione della Tube comunque sodisfatti per l’esperienza fatta e ci promettiamo di farne una simile con i cavalli, ovviamente raccontandovi poi il tutto.